Boarding for the Future: il futuro tra persone e tessuti
EVENTI E PROGETTI

L'evento annuale di Quid a tema Ecodesign ed Empowerment lavorativo
Come ogni anno, anche questa volta abbiamo aperto le porte dei nostri laboratori di Verona per raccontare il nostro modello d’impatto. Quest’anno, in occasione del nostro evento annuale, si sono uniti a noi ospiti d’eccezione: figure di rilievo dell’imprenditoria che hanno offerto spunti e riflessioni sui temi centrali di Boarding for the Future - il futuro tra persone e tessuti: Economia Circolare ed Empowerment lavorativo.
Due temi che viaggiano sugli stessi binari, sostenendosi a vicenda, e che abbiamo approfondito attraverso due panel dedicati, moderati dalla Presidente Anna Fiscale e dalla Vicepresidente Valeria Valotto, alternati a casi studio e interviste condotte da Silvia Tracchi, Direttrice Comunicazione dell’Università Bocconi di Milano.
Oggi infatti il mercato è chiamato a rispondere a obiettivi sempre più ambiziosi, in linea con l’Agenda 2030. In questo contesto, per costruire un’economia davvero sostenibile, l’etica del lavoro diventa centrale più che mai.
“Boarding for the Future” significa immaginare e costruire un futuro sostenibile, inclusivo ed etico. Significa cambiare, generare impatto, sulle persone e sull’ambiente. In questo articolo ripercorreremo i momenti della serata, rivivendo le stesse emozioni e aprendo uno spazio e riflessione sui temi centrali dell'evento.

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Impatto ed Economia Circolare: sul palco di Quid ospiti d'eccezione e una platea di 400 persone
Una platea di oltre 400 persone ha vissuto un’esperienza immersiva, tra le macchine da cucito che di giorno sono affidate al talento dei nostri colleghi.
La serata si è aperta con l’intervento della Presidente Anna Fiscale, seguita dall’intervista di Silvia Tracchi a Marco Boglione, Presidente di Gruppo BasicNet.
Ad aprire il primo panel è stato proprio Boglione, che ha portato la sua esperienza imprenditoriale visionaria. Da sempre guidato da intuizioni innovative, ha fondato il primo marketplace B2B, BasicNet, e ha riportato al successo marchi noti come K-Way, Kappa e Superga. Un esempio concreto di resilienza e visione pioneristica con cui a metà degli anni ‘90 ha generato un modello di business innovativo e sostenibile. La prima intervista ha dato via al dibattito a più voci sull'Economia Circolare, alle nuove normative sul Life Cycle Assessment e all’impatto che le imprese hanno non solo sull’ambiente, ma anche sul sociale e sulle opportunità lavorative.
Una tavola rotonda a più voci e schermi, con l’intervento da remoto dell’europarlamentare Alessandra Moretti, membro della
Commissione per l'ambiente, il clima e la sicurezza alimentare. Da remoto, ma vicina ai nostri valori e al cuore del nostro progetto, ha voluto toccare con mano la nostra realtà venendo in visita ai laboratori nei mesi precedenti.
L'On. Moretti ha così contribuito a delineare il quadro normativo in materia di Ecodesign e ciclo di vita del prodotto. Un intervento di respiro internazionale, utile per comprendere le sfide e le opportunità che attendono il settore.


Focus on: Regolamento (UE) 2024/1781 sull’Ecodesign
Cos’è il nuovo Regolamento (UE) 2024/1781 sull’Ecodesign? La normativa che introduce nuovi standard per la progettazione dei prodotti destinati al mercato europeo, promuovendo durabilità, riparabilità e riciclabilità grazie all’introduzione del Passaporto Digitale dei Prodotti, uno strumento di trasparenza che permetterà di tracciare l’intero ciclo di vita di un bene fisico.
Per il settore moda, primo ad essere coinvolto, si tratta di un cambiamento significativo: non sarà più consentita la distruzione dei prodotti invenduti e le aziende dovranno dichiarare la destinazione dei capi non commercializzati. Dal 2026, inoltre, entrerà in vigore l’obbligo di rendicontazione non finanziaria, con un focus chiaro sugli impatti ambientali e sociali.
Le imprese saranno quindi chiamate ad anticipare queste sfide: raccogliere dati sugli invenduti e sul ciclo di vita dei prodotti, adeguare i processi interni per rispettare i nuovi requisiti e introdurre soluzioni digitali per integrare il Passaporto Digitale. La vera domanda che ci siamo posti è: come mantenere il posizionamento competitivo sul mercato? Forse la risposta è questa: non solo adeguarsi, ma guidare il cambiamento e trasformarlo in un’opportunità per creare impatto.

Giovanni Zoppas, già CEO Tecnica Group

Virginia Da Sie, CEO di Malìparmi
Pratiche sostenibili e iniziative di Economia Circolare: Recycle your boots di Tecnica Group e il Tessuto della Memoria di Malìparmi
A rendere tutto questo ancora più concreto sono stati i casi studio e le esperienze portate sul palco da realtà partner. Giovanni Zoppas, già CEO Tecnica Group, ha raccontato il progetto “Recycle Your Boots” di Tecnica Group, l’iniziativa che dona una seconda vita agli scarponi da sci. Dopo un’attenta valutazione, i prodotti possono essere rimessi sul mercato come usati oppure fino all’85% dei materiali che li compongono viene recuperato per dare vita a nuove risorse, utilizzate nella produzione di scarponi, sci e calzature.
Virginia Da Sie, CEO di Malìparmi, ha presentato invece “Il Tessuto della Memoria”, iniziativa avviata nel 2010 con lo scopo di reimpiegare tessuti d’archivio per creare una nuova capsule, dimostrando quanto la circolarità possa nascere dal patrimonio stesso di un brand. Un progetto molto vicino a quello portato avanti con Quid nel 2024: 505 mt. di tessuto d'archivio con le stampe di Malìparmi e 240 ore di impiego inclusivo che hanno dato vita a una collezione in collaborazione di tessili professionali.


Questi sono solo alcuni degli esempi tangibili dell’attenzione del settore moda all’ambiente, da sempre guidato dalla bellezza e dall’estetica. Ma quando la bellezza pura incontra l’attenzione, nascono valori come cura, inclusione e crescita, diventando uno scopo che coinvolge anche contesti diversi: ecco la vera bellezza. Ce lo ricorda l’intervento di Maria Vittoria Mangiarotti, Direttrice Creativa di Davines, reatà partner che ogni giorno vive e promuove questa stessa bellezza. Quindi il legame tra estetica ed etica si rivela fondamentale per generare nuove sinergie e opportunità, proprio come quelle intrecciate con Davines, con cui abbiamo realizzato 10.000 grembiuli per la nuova linea colore.
Accanto a queste testimonianze, François Revardeaux, Head of Institutional Affairs di Kering, ci ha offerto uno sguardo internazionale, raccontando come un gruppo leader del lusso si orienti alla promozione di pratiche sostenibili ad impatto sociale su scala globale.

François Revardeaux, Head of Institutional Affairs di Kering

Maria Vittoria Mangiarotti, Direttrice Creativa di Davines
Empowerment lavorativo e politiche di inclusione: il lavoro come crescita e riscatto
L’impatto ambientale dell’industria tessile non è mai isolato: confluisce in molteplici ambiti, incentivando l’adozione di nuovi modelli imprenditoriali e attirando giovani talenti. Tutto questo stimola il dialogo intergenerazionale e contribuisce a un mercato del lavoro più equo, sostenuto da politiche di inclusione lavorativa e da strategie concrete per renderla reale.
La seconda parte della serata è stata dedicata proprio all’Empowerment lavorativo, inteso sia come crescita e indipendenza, come sia leva strategica per le imprese.
Il futuro tra persone e tessuti, perché un mercato davvero etico non può che volgere lo sguardo sia alla sostenibilità ambientale sia a quella sociale.
Lo ha raccontato bene Alberto Racca, CEO di Miroglio Group e Trussardi, che ha condiviso nella seconda intervista della serata una riflessione sui valori che guidano i brand e le persone, con attenzione al ruolo dell’intelligenza artificiale e al dialogo intergenerazionale, anche in un’ottica di attrazione dei talenti e di retention. Il mercato attuale, infatti, si orienta verso un approccio umano, capace di convivere con l’innovazione e con le nuove tecnologie, lasciando che la curiosità della nuova generazione trovi spazio in un contesto competitivo e ambizioso.
Ma come può il mercato del lavoro essere inclusivo e allo stesso tempo competitivo? A questa domanda hanno risposto portavoce di enti, istituzioni e imprese: Attila Kiss, CEO di Gruppo Florence, insieme a Maria Grazia Bregoli, Direttore della Casa di Reclusione Giudecca Venezia, Camilla Gandini Senior Social Development Specialist, Banca Mondiale e Valeria Bonilauri, Responsabile Innovazione e Sviluppo ELIS che ha spiegato come le dinamiche di social procurement e la costruzione di filiere ibride con imprese profit e imprese impact, come Quid, rappresentano la vera sfida e il progetto concreto che si sta portando avanti in dialogo con il Ministero.


Un intervento significativo del panel è stato quello di Maria Grazia Bregoli che ha portato sul palco il tema dell’economia carceraria, condividendo una visione del tempo trascorso in carcere come momento e luogo di trasformazione, in cui acquisire nuove competenze e professionalità, rilevante soprattutto per la componente femminile in un’ottica di vera parità di genere. Progetto QUID ha infatti all’attivo due laboratori all’interno della Casa Circondariale di Montorio Veronese, creando opportunità per 12 uomini e 10 donne, partecipando attivamente alla loro formazione e costruzione di una nuova carriera, vera leva di cambiamento ed emancipazione, per ridurre il rischio di recidiva. Viene dimostrato in questo modo come il lavoro possa diventare leva di riscatto e reinserimento sociale.
Dalle istituzioni alle imprese: lo sviluppo di competenze come leva strategica di scalabilità
La progettazione sostenibile di un prodotto richiede competenze specifiche e know-how spendibile, che, uniti alla produzione Made in Italy, alla resilienza del mercato e alla valorizzazione delle persone, trasformano il prodotto in un’espressione autentica dei valori del Brand.
Consapevoli del valore delle competenze come leva strategica per crescere, molte realtà puntano sul rafforzamento e, ancora di più, sulla formazione primaria per far nascere nuovi talenti. Ce lo ha raccontato Attila Kiss CEO di Gruppo Florence: con la sua Academy, il gruppo si pone l’obiettivo di rinobilitare le maestranze e le professionalità che appartengono al patrimonio culturale e produttivo italiano, favorendo la crescita continua attraverso progetti diffusi di formazione, dentro e fuori i propri laboratori.


Attila Kiss, CEO Gruppo Florence

Un viaggio che inizia, una rete che si raffornza: la Molletta d'Oro ai partner Quid
Una serata che si è conclusa, ma che in realtà segna l’inizio di un viaggio verso un mercato più sostenibile e inclusivo. Le voci e le esperienze degli ospiti ci hanno ricordato come la sostenibilità non sia solo una scelta, ma il perno attorno al quale ruotano ambiente, responsabilità e competenze. Eppure, il vero consolidamento di una filiera davvero etica nasce dalla sinergia tra imprese e partner, capaci di rafforzare insieme competitività e inclusione lavorativa.
È su questa convinzione che si fonda il nostro modello: una logica di rete in cui enti, istituzioni, realtà profit e non profit dialogano e cooperano, generando impatto condiviso e concreto sul territorio.

Ed è proprio a questi partner che abbiamo voluto rendere omaggio, conferendo la Molletta d’Oro, simbolo del nostro impegno comune verso progetti ad alto impatto sociale, iniziative di circolarità e processi di digitalizzazione d’impresa. Un riconoscimento a chi, collaborando a 360 gradi, ha scelto di essere parte attiva del cambiamento.

Enrica Ronchi, CEO di In Job

Maurizio Cossato, Presidente di Contec-Pronext

Antonio Cabras, Amministratore Delegato di Cooperativa Gruppo R

Fabio Brescacin, Presidente di NaturaSì

Luciano De Propris, Head of Open Innovation – ELIS Innovation Hub

Giorgio Ravasio, Country Manager Italia di Vivienne Westwood

Mario Dattoli, CEO di 8wave

Marco Gaina, Funzionario Relazioni Industriali e Capitale Umano di Confindustria Verona
Rete e sinergie: i legami che generano valore e impatto sul territorio
E accanto ai partner, un ruolo fondamentale è stato quello degli sponsor, veri compagni di viaggio che hanno reso possibile la serata e che hanno scelto di condividere visione e responsabilità, trasformando il loro supporto in motore di crescita comune.
Un grazie speciale a: : Tecnica Group, InJob, Mondo Consulting, Valpolicella Benaco Banca, Prisma Studio, Vertours.


«Ci sono collaborazioni che vanno oltre gli obiettivi di progetto e diventano alleanze profonde, fondate su una visione di futuro comune. Quella con Quid è una di queste. Condividiamo l’idea che il lavoro possa essere molto più di una funzione economica: possa diventare un'occasione di riscatto e una leva di trasformazione per chi spesso resta ai margini. Nei laboratori di Quid si respira questa possibilità concreta: un’energia fatta di competenza, attenzione e umanità. Noi di inJob, crediamo che l’innovazione più autentica nasca da proprio qui: dalla capacità di includere, di valorizzare l’imperfezione, di restituire fiducia. Ed è in questo spazio di senso condiviso che troviamo il significato più profondo del nostro impegno.»
Enrica Ronchi, CEO inJob
"È un onore per noi essere partner di questa iniziativa, siamo una Cooperativa come Quid e i valori che ci accomunano, tra gli altri, sono collaborazione e sinergia. Come BCC è importante il legame con il territorio e riteniamo che questa collaborazione possa portare beneficio alle nostre Comunità."
BCC Valpolicella Benaco, partner dell'evento
Un grazie speciale a Palm Spa SB per l’allestimento del palco e del charity corner: paraventi, sgabelli e cubotti nati da materiali recuperati e trasformati in opere di design e realizzati dal team della cooperativa Palm Work&Projet, i ragazzi tirocinanti della scuola del legno e design IAL promosso da Palm e le studentesse dell’Istituto Superiore Ettore Sanfelice sede Bosco di Viadana.

A Gelateria Nanà che ha reso più dolce il post serata, e NaturaSì e Cantina F.lli Zeni che hanno portato il legame con il territorio attraverso l’incontro tra produzione Made in Italy e autenticità.



Un biglietto per il futuro: la seconda tappa della Campagna 2025 “A Ticket to the Future” segna l’inizio di nuove storie di rinascita e percorsi di inclusione lavorativa

In Quid ogni percorso di inserimento rappresenta storie di rinascita, ed è per questo che l’evento del 15 maggio ha segnato la seconda tappa della Campagna 2025 “A Ticket to the Future”.
“Fiorire è dare spazio alla bellezza che nasce quando qualcuno crede in te. Abbiamo scelto la parola fioritura perché per noi rappresenta l'essenza del futuro: un processo di crescita, di rinnovamento e di valorizzazione delle potenzialità umane. Come azienda giovane e in espansione, crediamo profondamente nel sostegno e percorsi che favoriscano l'inclusione, il riscatto e lo sviluppo personale, in sinergia con chi lavora ogni giorno per offrire nuove possibilità.”
Avioparking
Grazie ai sostenitori di campagna: Abeona - Avio Parking, Contec- Pronext, Studio Faccincani, Fiorella Rubino come partner speciale di Campagna, Gentili Mosconi, Infermentum, La Giardiniera di Morgan, Massimo Rossi e Partner, Monde, PALM S.P.A. SB, Schwabe, Tecnoimp, Vetrocar, Fasac e Gruppo Sirti, Vertours, Metal Trend.

Grazie ai donatori e donatrici della prima e seconda tappa abbiamo attivato 5 nuovi percorsi di inserimento lavorativo all’interno dei nostri laboratori. Ora vogliamo aprire nuove strade, tracciare nuovi orizzonti, donando un “sesto biglietto per il futuro”, quello per accendere un’altra storia di rinascita nel laboratorio di Padova, con l’affiancamento di trainer, una pedagogista e Welfare Officier.

